Incontro con il Ministro dell’Istruzione e del Merito: GIUSEPPE VALDITARA

Il 5 giugno il Circolo Milano Castello, nel calendario dei suoi eventi, ha avuto l’onore di ospitare il ministro Giuseppe Valditara. Un incontro esaustivo con molti temi, sviscerati davanti ad un pubblico numeroso e interessato alla nuova riforma della scuola. 

Il ministro ha esordito: “È importante la scuola costituzionale che mette al centro la persona”. Lo aveva affermato anche alla cerimonia di conclusione del progetto della Luiss ‘Legalità e Merito’, ricordando quanto aveva sottolineato alla parata del 2 Giugno, perché - ha spiegato - “la scuola costituzionale e repubblicana mette l’individuo, lo studente, al centro, e questo è fondamentale per offrire a tutti la possibilità di successo”.

“Siamo al 75esimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana, uno dei momenti più significativi nella storia del Paese, una pietra miliare nella transizione dal fascismo alla democrazia”, ha sottolineato il ministro Valditara ricordando che uno dei ‘padri nobili’ di questa grande opera, Giorgio La Pira, aveva evidenziato come la Costituzione mettesse la persona al centro dell’interesse dello Stato, rispetto alla dittatura fascista, che invece la metteva al servizio dello Stato.

A partire da questo principio, secondo Valditara, la didattica dovrà essere personalizzata sulle basi delle attitudini dello studente. E il docente avrà il compito “di accendere la lampadina” di ogni ragazzo. Per questo è stata introdotta la figura del tutor a cui si sono candidati ben 52.000 insegnanti. Lo studente con difficoltà avrà modo - quindi - di recuperare, anche con attività pomeridiane ed estive. 

Nel nuovo contesto scolastico risulta fondamentale il rispetto e l’autorevolezza dei docenti. Per il ministro dell’Istruzione e del Merito serve un intervento sulla retribuzione e l’assicurazione contro gli infortuni. Ogni mese si registrano almeno 5 aggressioni gravi, spesso generati dai genitori stessi. Lo stato sosterrà le spese legali dei docenti, e in casi gravi si costituirà parte civile a fianco del docente aggredito, 

Le proposte del ministro non finiscono qui: a dicembre 2022 è stata diffusa la circolare che ribadisce il divieto di utilizzo in classe del cellulare, i cui uso è consentito solo per scopi didattici.

Inoltre, secondo il ministro occorre investire sull’istruzione tecnica, che non deve più essere vista come percorso di serie B: si deve rafforzare l’apprendistato, il progetto scuola/lavoro soprattutto per le soft skills e investire nelle STEM (science, technology, engineering and mathematics – ndr.)

Dando l’opportunità ad ogni ragazzo di far emergere i propri talenti - ha proseguito Valditara - si agirà anche contro la dispersione scolastica, particolarmente grave al sud.

E’ importante riportare serenità e bellezza nella scuola, per questo bisogna anche investire nell’edilizia scolastica: con luci, colori, spazi stimolanti. Per questo scopo non ci sono solo i fondi del PNRR, ma anche ALTRE RISORSE: nel bilancio ci sono fondi finora inutilizzati per più di un miliardo di euro, e altre risorse nell’ordine di 500 milioni di euro che si potranno usare per finanziare il pagamento di insegnanti e tutor, e costruire nuove palestre e mense. 

L’interesse del pubblico è continuato con le molteplici domande alle quali il ministro ha cercato di rispondere mantenendo il riserbo su alcuni aspetti di dominio di una conferenza stampa da lì a pochi giorni.

Riguardo agli insegnanti di sostegno, non sarà più possibile fare l’insegnante di sostegno per un anno per poi passare a fare l’insegnante di un’altra disciplina. Per garantire continuità ai ragazzi che necessitano di sostegno, l’insegnante di sostegno dovrà svolgere il suo incarico per almeno tre anni. 

Per contrastare la mancanza di controlli nelle scuole va potenziato il corpo degli ispettori, tenendo presente che mentre in Francia ci sono 900 ispettori, noi abbiamo un organico di 200, e solo qualche decina in servizio effettivo.

E’ necessario che le imprese partecipino al finanziamento della scuola italiana, il loro contributo è fondamentale soprattutto per quello che concerne i progetti e la ricerca, e per evitare in tal modo la fuga di cervelli all’estero. 

La riforma Gentiloni è stata importante, ma ora il ministro la considera distante dall’attualità e dalla Costituzione, ribadendo che l’istruzione tecnica professionale deve avere un ruolo di serie A, in quanto pilastro della nostra società.

Riguardo a quella che è stata definita follia gender nelle scuole, Valditara ha spiegato che ci saranno passi significativi, ma per ora si fa “un passo alla volta”. 

Tornando sul tema del rispetto non solo per i docenti ma anche per le strutture e le attrezzature scolastiche, se i ragazzi vandalizzano una scuola, saranno i genitori a risarcire i danni, questi costi non possono più ricadere sulla comunità.

Come indirizzare i ragazzi ad un utilizzo sano e costruttivo delle nuove tecnologie? Si sta attuando una riflessione a proposito di Chat gpt.  Il PNRR stanzia più di un miliardo e mezzo per la digitalizzazione e più di 500 milioni per la crescita digitale; l’intelligenza artificiale è fondamentale e grande opportunità, ma è anche un pericolo. Secondo Valditara per utilizzare le nuove tecnologie digitali è necessaria consapevolezza e una formazione specifica. La relazione umana resta fondamentale mentre il digitale deve essere uno strumento per rendere la scuola moderna e creativa.

Infine, nella scuola elementare vanno potenziati aspetti che sono stati trascurati, come la grammatica, il riassunto, per favorire l’abilità di sintesi, l’apprendimento delle poesie a memoria e la lettura.


Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante l'incontro al Circolo Milano Castello






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