CARLO NORDIO: UN UOMO CHE POTREBBE METTERE “ORDINE”

Da qualunque punto di vista lo si guardi (politico, tecnico, giuridico), è indubbio che la figura di Carlo Nordio sia oggi l’unica in grado non solo di riformare il Sistema di giustizia penale, ma anche di favorire una pace abbastanza duratura tra politica e magistratura. 

Le chances di Nordio non derivano solo dalla dirittura morale, dall'indipendenza, dall'autorevolezza, dalla esperienza professionale della persona. Derivano anche dagli esempi che egli ha saputo fornire nella sua vita e che lo accreditano come uomo ne’ di destra né di sinistra. 

Come magistrato, non ha mai guardato in faccia ricchi e potenti, non ha cercato il consenso personale o quello di una delle parti e non ha mai esitato, ove lo credesse giusto per la causa, opporsi alle disposizioni errate dei propri superiori, subendo per questo anche ingiuste censure. 

Convinto delle ragioni di alcuni suoi colleghi di "Mani Pulite", ma ben lontano da logiche politiche o punitive, inflessibile anche a rischio della vita, perseguendo con coraggio la mafia del Brenta, del tutto indifferente alle pressioni politiche quando fece arrestare il presidente della Regione Veneto di Forza Italia; è stato anche implacabile con le amministrazioni di sinistra, scoprendo gli scandali delle tangenti per la diga del Mose: Nordio è un uomo dotato nel contempo di una invidiabile cultura giuridica, messa al servizio del proprio Paese.


Per queste ragioni solo un uomo così può a mio avviso riuscire a mettere ordine, seppur con fatica, ad una materia la cui riforma, come ci ricorda sempre l’Europa stessa, non può più aspettare



Stefano Becich - presidente del Circolo Milano Castello



Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio


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